Hub per la Smart Home: cos’è e quando è necessario?

Negli ultimi anni abbiamo visto una crescente presenza nei negozi e, di conseguenza, nelle nostre case, di prodotti tecnologici Internet of Things, prodotti che sono in grado di comunicare tra loro e con noi, tramite lo smartphone, per essere sempre più vicini alle nostre esigenze domestiche.

I prodotti, tutti insieme, possono costituire un sistema domotico, accessori che lavorano in armonia tra loro. Per rendere questo possibile c’è bisogno di un particolare accessorio chiamato Hub: accessori come lo speaker Google Home, gli Amazon Echo, l’Hub Philips Hue, Apple TV si possono considerare degli Hub.

In questo articolo vogliamo approfondire che cos’è un Hub, come funziona e cercare di capire se serva veramente.

1. I protocolli di comunicazione wireless

Possiamo vedere l’Hub come il direttore d’orchestra di tutto il sistema domotico.

Gli accessori possono comunicare tra loro con diversi linguaggi, dai nomi come Zigbee o Z-wave, che consentono loro di scambiarsi informazioni. Se l’Hub comunica con uno di questi linguaggi (detti protocolli in gergo tecnico) con cui sono in grado di comunicare gli accessori, questi possono cooperare, fornendo un servizio migliore.

Possiamo fare un esempio umano per capire meglio: dieci persone che parlano la stessa lingua si organizzano molto meglio di dieci persone che parlano dieci lingue diverse.

2. Hub si o Hub no?

L’Hub non è fondamentale in un sistema domotico, perché bisogna considerare che gli accessori IoT sono in grado, solitamente, di comunicare con lo smartphone per conto proprio, senza necessità di alcuna aggiunta.

Per questo motivo è lecito chiedersi, quando averlo e quando no?

Le necessità che ci portano a scegliere un Hub sono diverse. Oltre ai protocolli di comunicazione, l’Hub permette di avere un unico accessorio con cui comunicare per gestire il tutto; se vocale, ad esempio, è possibile chiedere di controllare più accessori di seguito e l’Hub lo farà per noi, senza dover aprire diverse applicazioni per controllarlo da smartphone.

Non solo: gli accessori compatibili verranno automaticamente riconosciuti e configurati grazie all’utilizzo dell’Hub, motivo per cui sarà molto più semplice aggiungere nuovi accessori al sistema che abbiamo.

Inoltre, l’Hub consente di creare delle scene, dei controlli dedicati per diversi accessori che lavorano insieme; in altre parole, attivando una scena è possibile (per esempio) accendere due lampadine e colorarle di rosso, accendere la caldaia e attivare gli allarmi, tutto in un solo tocco.

Gli Hub non sono invece necessari se abbiamo vari accessori che comunicano con protocolli diversi, o se abbiamo necessità di un solo accessorio smart (per esempio, una lampadina) che possiamo comodamente controllare da una sola applicazione.

3. Quali sono gli Hub più importanti?

Gli Hub più importanti sono quelli messi a disposizione dai diversi produttori di sistemi per la domotica; di seguito i più conosciuti:

  • Amazon Echo: non è un dispositivo, ma una serie di dispositivi diversi; è sufficiente averne uno per poter comunicare a voce con Amazon Alexa, che permette di controllare i diversi accessori.
  • Samsung Smart Hub: si tratta di un accessorio, proposto dall’azienda coreana, che consente di comunicare con i diversi dispositivi che usano il protocollo Zigbee e Z Wave senza l’acquisto di altri Hub. Tra questi ci sono tutti gli accessori Samsung, ma anche alcuni prodotti domotici molto famosi come le lampadine Philips Hue.
  • Nest (ex Google Home): è l’Hub proposto da Google, ed è un altoparlante che consente, con l’uso della voce, di comunicare con i diversi accessori compatibili con il sistema Google. E’ sul mercato da poco, ma la lista delle compatibilità sta velocemente aumentando.
  • Philips Hue Hub.: a differenza di altri Hub, quello proposto da Philips consente di comunicare esclusivamente con le lampadine del sistema Hue, ed è la base per poterle controllare. Si utilizza solo se si hanno queste lampadine, ma è sostituibile da altri Hub (come quello Samsung) in grado di comunicare con lo stesso protocollo. A sua volta, è compatibile con il sistema HomeKit.
  • Apple TV/iPad: questi dispositivi rappresentano gli Hub necessari per il sistema HomeKit di Apple. Devono rimanere sempre nell’abitazione (cosa più semplice con Apple TV) e permettono la comunicazione degli accessori smart compatibili con HomeKit.

Nel complesso, per chi cerca di avere un sistema domotico da migliorare nel corso del tempo, l’acquisto di un Hub per poterlo controllare è assolutamente consigliato: per saperne di più sui sistemi domotici e sugli accessori domotici attualmente in commercio potete visitare la varie sezioni di questo sito.

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