Dolby Surround e Dolby Atmos: le differenze

Siamo abituati a riconoscere sin dal suo logo le tecnologie Dolby, eppure difficilmente siamo capaci di distinguere la moltitudine di standard e sistemi che ne fanno parte. Tralasciando il recente Dolby Vision, che segna l’ingresso di Dolby nel mondo video, sappiamo per certo trattarsi di un simbolo di eccellenza audio, utilizzato tanto negli home theatre casalinghi quanto nelle grandi multisala. Allora perché non approfondire due dei suoi sistemi più conosciuti ed innovativi? Da una parte il classico intramontabile Dolby Surround dall’altra il nuovo arrivato che promette faville Dolby Atmos.

1. Il Dolby Surround

Il Dolby Surround è un sistema audio multicanale proprietario del colosso americano Dolby Laboratories. Utilizzando un canale audio di tipo surround, l’audio restituito si contraddistingue per l’esclusiva immersività donata allo spettatore, complice il supporto di casse supplementari posizionate dietro di esso.

Potremo definire il Dolby Surround come uno standard, poiché adottato ormai nella maggioranza dei televisori, dei cinema e persino dei videogiochi. A proposito di standard, all’interno del mondo del Dolby Surround ne possiamo definire due, il Digital e il Digital Plus.

1.1 Il Dolby Digital

Il Dolby Digital è la codifica base dell’audio Dolby. Si tratta di un formato di tipo lossy, ovvero prevede una minima perdita di informazione in fase di compressione. L’algoritmo usato in tale processo è detto AC3 (Audio Coding 3). Per identificare tale tipo di codifica audio è infatti spesso presente solo tale scritta o, in alternativa, Dolby AC3. È senz’altro la codifica più utilizzata negli home theatre casalinghi (a patto che gli speaker usati posseggano la dicitura dedicata Dolby Digital). In tale contesto è stata, non a caso, particolarmente apprezzato il suo supporto alla modalità surround 5.1, modalità cioè che prevede la presenza di un subwoofer e 5 speaker (cassa centrale, 2 casse laterali alla tv, 2 casse dietro lo spettatore).

1.2 Il Dolby Digital plus

Naturale evoluzione del Dolby Digital è stato il Dolby Digital Plus, ad oggi utilizzato nella maggioranza di Blu-Ray e HD-DVD. Ciò che lo differenzia dal suo precedente, è una maggiore capacità di codifica, che si riflette direttamente nella qualità audio finale, e un aggiornamento alla modalità surround 7.1, che rispetto alla 5.1 vede la presenza di ulteriori 2 speaker (posizionati di fianco allo spettatore) per un maggior coinvolgimento. Pur essendo uno standard qualitativamente superiore, è da sottolineare la sua totale compatibilità con il Dolby Digital tradizionale (per ovvi motivi il segnale audio subirà una leggera amputazione nelle frequenze).

2. Dolby Atmos

Il Dolby Surround è stato per decenni lo standard per la riproduzione audio finché, intorno al 2012, i Dolby Laboratories hanno annunciato il nuovo ritrovato in fatto di tecnologia sonora: Dolby Atmos.

A differenza del Dolby Surround che si basa su canali audio, il Dolby Atmos fonda le sue radici sugli oggetti sonori. Spieghiamo meglio, senza scendere troppo in dettagli tecnici. Se da una parte abbiamo delle classiche tracce audio che in fase di composizione sono sincronizzate (con evidenti perdite in corso d’opera) a dare origine, ad esempio, alla scena di un film, dall’altra abbiamo dei veri e propri oggetti sonori che sono singolarmente posizionati nello spazio a garantire il massimo del realismo possibile. Atmos è in gradi di gestire 128 oggetti sonori, non limitandosi al solo posizionamento tridimensionale ma anche al loro eventuale spostamento in corso di riproduzione: in base alle scene, deciderà su quali speaker sia più opportuno riprodurre un determinato suono, amplificando la sensazione di immersività e realismo.

L’installazione di un sistema Atmos risulta essere più flessibile rispetto ad una modalità surround 5.1 o 7.1. Ciò che tuttavia è apparsa sin da subito indispensabile è la presenza di diffusori nel soffitto. La configurazione base, infatti, prende come esempio un sistema 5.1 a cui sono aggiunti almeno due speaker superiori. Ma anche ciò stato ben presto bypassato. Dolby ha infatti prodotto degli speciali diffusori chiamati Atmos Enable Speaker che, seppur posizionati in basso, sono capaci di riflettere l’onda sonora sul soffitto dando l’impressione di esser posizionati proprio al di sopra dello spettatore.

Un esempio come questo è facilmente visibile in uno dei nuovi arrivati della famiglia Amazon Echo, Studio. L’Amazon Echo Studio infatti dispone proprio della moderna tecnologia Dolby Atmos, a testimonianza del fatto che la costituzione di un moderno impianto audio è alla portata davvero di tutti.

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