Lampade LED Philips: modelli, tipologie e offerte

Una delle innovazioni relative alla domotica più interessanti degli ultimi anni è quella apportata da Philips nell’ambito dell’illuminazione domestica.

Le lampadine Philips, presenti già da anni sul mercato, sono diventate smart, permettendo un utilizzo molto più vario rispetto a quanto accadeva in passato. Il risultato è che oggi le lampade a LED Philips offrono una vastissima scelta di prodotti e possibilità, che permettono i diversi tipi di utilizzo.

In questo articolo una panoramica generale di tutta l’offerta lampadine LED Philips, per capire quali sono e quali le più adatte alle specifiche esigenze.

Indice degli argomenti
1. Lampade LED classiche
2. Philips WarmGlow
3. Lampade SceneSwitch
4. Il sistema Smart Philips Hue

1. Le lampadine LED classiche (NO Smart)

Le lampadine LED classiche sono semplici lampadine, di varie forme, dimensioni, luminosità e attacchi, che possono essere installate nelle diverse stanze.

Le lampadine sono tutte bianche, non colorabili, però possono avere la luce calda e la luce fredda; inoltre c’è la possibilità, in aggiunta, di regolare la luminosità emessa, grazie ad un dispositivo detto dimmer (se le lampadine sono dimmerabili).

Le lampadine classiche si distinguono per diverse caratteristiche, le più importanti sono la forma e l’attacco, oltre alla luminosità emessa e la possibilità di regolare l’intensità luminosa (solo alcune lampadine classiche offrono questa possibilità).

1.1 La forma della lampada

Per la forma, esistono diverse lampadine e le più interessanti sono:

  • Le lampadine a riflettore: si tratta dei veri e propri mini-faretti che illuminano principalmente in una direzione;
  • Le lampadine a goccia: sono le lampadine classiche, le più comuni, con il design “a lampadina” a cui siamo abituati a pensare; sono disponibili in varie dimensioni e attacchi;
  • Le lampadine a candela: sono le lampadine di forma allungata, e possono essere opache, e diffondere una luminosità uniforme, oppure con filamenti LED, che danno un feedback simile a quello delle lampadine a incandescenza (pur senza esserlo); molte sono pensate per i lampadari;
  • I faretti, lampadine che si posizionano sul soffitto oppure sul terreno con design vari;
  • Lampade globe e sferiche: si tratta di varianti delle lampadine a goccia, con una forma leggermente diversa.

In base alla forma varia anche la luminosità emessa dalla lampadina, che può essere più alta o più bassa a seconda della potenza della lampadina stessa.

1.2 Gli attacchi delle lampadine

  • E27: è l’attacco più comune che si utilizza nella maggior parte delle lampadine;
  • E14: è l’attacco più piccolo che possiamo trovare sia nei lampadari che nelle lampade da scrivania, più piccole delle altre;
  • GU10: è l’attacco delle lampade a faretto, specifico per questa variante.

Esistono in catalogo anche lampadine con attacchi meno frequenti, come il GU5.3 (un’alternativa per i faretti), G4, G9 e RS7, meno frequenti nel nostro paese e che, per questo, corrispondono ad un numero più limitato di prodotti.

Le lampadine Philips delle diverse forme e attacchi si possono trovare nel catalogo Philips; qui potete trovare le migliori offerte del momento per l’acquisto.

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2. Le lampade WarmGlow

Le lampade WarmGlow sono una variante delle lampadine classiche, sempre lampade LED, che permettono sia di aumentare e diminuire l’intensità luminosa cambiando la tonalità della luce emessa. Cioè una classica lampadina dimmerabile può emettere una luce più o meno intensa ma senza che si possa cambiare il colore della luce (se è calda resta calda, se è fredda resta fredda).

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3. Le lampade SceneSwitch

SceneSwitch è un tipo di lampadina dimmerabile (cioè con flusso luminoso variabile) che non ha bisogno di nessun dispositivo di dimmeraggio, cioè si collega all’impianto come se fosse una lampada normale.

In pratica, acquistando una lampadina sarà possibile:

  • Accendere e spegnere le lampadine, come avviene con quelle tradizionali;
  • Modificare la temperature del colore di una singola lampadina azionando velocemente l’interruttore (quello classico di casa).

Quando si spegne l’interruttore la lampada memorizzerà l’ultimo scenario utilizzato così che si possa accendere la lampadina successivamente come la avevamo lasciata.

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4. Lampadine Philips Hue

L’ultima tecnologia Philips, quella di punta e più innovativa, è quella Philips Hue, una vera e propria tecnologia Internet of Things.

Si tratta di lampadine che non solo cambiano la temperatura, ma che cambiano anche il colore, e possono essere controllate da smartphone sia per scegliere il colore che preferiamo, manualmente o automaticamente tramite programmazione, sia per creare delle scene, in cui le diverse lampadine Hue cambiano colore per creare degli scenari differenti.

Il sistema Philips Hue si può interfacciare anche con gli assistenti vocali Amazon Alexa, Google Assistent e Siri (Apple homekit), permettendo così di comandare ogni singola lampadina con la voce (“Alexa accendi la luce in salotto“, “Ok Google, spegni le luci in cucina“, …).

Hue però non è solo una tipologia di lampadine, ma una linea di prodotti di illuminazione smart; infatti oltre le classiche lampadine, in catalogo sono presenti proiettori, lampadari, piantane e abat-jour.

Questa una panoramica sulle lampade LEd Philips, per informazioni e schede tecniche ti invito a visitare il sito del produttore (clicca qui), mentre per scoprire alternative e prodotti simili di altri produttori ti consiglio di visitare la sezione “Illuminazione Smart” di questo sito.

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